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Gioco, il riordino deve partire dall’online

Che 2022 sarà quello del gioco legale in Italia? Sarà una nuova stagione di sviluppo, di crescita e di passi in avanti oppure sarà un anno di passi indietro, di limitazioni, di scoraggiamenti? Per rispondere a queste domande si deve aspettare il tanto atteso riordino del settore del gambling nostrano, che da anni ormai aspetta che la politica metta le mani al progetto. 

Riordino che significa nuovo assetto normativo, nuove leggi, capaci di rispondere alle esigenze e alle problematiche di un presente che vede da un lato il ritorno del gioco illegale, pericoloso e oscuro, dall’altro invece vede l’ascesa del gioco a distanza, dell’online. Proviamo allora a capire cosa dobbiamo aspettarci da queste riforme. 

Il 2022, l’anno del riordino (forse)

Il 2020 e il 2021 sono stati anni difficilissimi per il settore del gioco che ha dovuto vivere la pandemia da covid 19 come tutti gli altri settori economici. Se gli altri però hanno ricevuto sussidi, finanziamenti e aiuti da parte dello Stato, il mondo del gambling non sempre ha avuto il sostegno necessario per ripartire e rimanere in vita. Anzi: le chiusure forzate hanno colpito spesso in maniera definitiva le imprese del settore. Eppure qualcosa si muove: il gioco online ha agito da paracadute per l’intera filiera e ha continuato a immettere soldi e denaro anche nell’erario dello stato. 

Ma quanto durerà questo trend? Non possiamo saperlo. Per provare a guardare e leggere il futuro la redazione di GiocoNews ha intervistato Carmelo Mazza, tra i maggiori esperti di gambling in Italia nonché CEO di Oia Services, società che possiede Betaland ed EnjoyBet. “Ormai la transizione verso l’omnichannel non è più una scelta strategica di nicchia ma quasi una necessità per competere. Non a caso i bookmaker e le società di gioco che erano già predisposte a questo si sono trovate meglio ad affrontare il particolare momento anche chi aveva una rete più efficiente e ottimizzata ha reagito meglio limitando le perdite”.

Aggiornare le leggi per il gioco online

E Carmelo Mazza è d’accordo soprattutto su un aspetto: che il riordino debba partire dall’online. “Nel 2021 il passaggio di volumi di gioco verso l’online è stato più strutturale. La riapertura della rete retail non ha visto un movimento inverso della medesima portata. Nel 2020 il ritorno era stato più consistente”, ha spiegato. Ecco, è da qui che deve partire la politica per riorganizzare il settore del gambling. Un settore di fondamentale importanza per la nostra economia.